Gentili amici
Oggi al libraio viene chiesto di essere un abile commercialista, un fine analista di mercato, un aggressivo manager. Tutte cose che lo allontanano dalla sua vocazione principale: amare e diffondere più libri possibile. Il panorama librario italiano vanta quasi 3000 case editrici ma solo 2000 librerie (escludendo cartolibrerie, edicole e agenzie librarie) e i 5 gruppi editoriali più grossi (con complessivamente una ventina di case editrici) si “mangiano” il 70% del mercato. Va da sé che le leve della pubblicazione, distribuzione e commercializzazione dei libri italiani sono saldamente in mano ad editori pericolosamente ma convenientemente (per loro) vicini all’industria e alla politica. Questo genera sempre più grosse catene di mega-librerie dove i grandi editori di turno riversano migliaia di libri da vendere con sconti impensabili per una libreria “normale”, con supporti pubblicitari miliardari, passaggi (guidati) in tv degli autori pubblicati e recensioni su riviste e giornali di cui loro stessi sono i proprietari. Non vorrei dare
l’impressione di piangermi addosso, sono spinto solo
dall’amarezza di dover rinunciare ad un lavoro che amo e che forse non
è più possibile svolgere in una certa maniera.
el vento, el cul e i siori,
Edoardo Triscoli è co-autore con Carlo Chinaglia del
libro: Manuale di analisi psicologica con breve storia della scrittura - 1994
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