“Non sapevo perchè l’insipido cibo orientale mi nauseasse. Il caldo di Bangkok era opprimente. I wat mi opprimevano con la loro sgargiante magnificenza, facendomi dolere la testa, e i loro fantastici ornamenti mi riempivano di malessere. Mi sentivo molto male.” Somerset Maugham -Il Gentiluomo nella Saletta Privata-
A cura di Fabio Mango
In Thailandia l’uso di stupefacenti, siano essi oppiacei, allucinogeni, inalanti, ipnotico-sedativi o cannabis è già da molto tempo diventato un grosso problema sociale. La repressione violenta della polizia nei confronti degli spacciatori, spesso giustiziati sul posto, non ha dato risultati. Nemmeno le leggi, che puniscono severamente chi è trovato in possesso di droghe “pesanti” o ”leggere” -si rischia anche la pena di morte, che per gli occidentali viene solitamente commutata in ergastolo– funzionano da deterrente.
A Pattaya, una delle località balneari più note del paese a circa 100 chilometri da Bangkok, è emergenza. Qui alcuni monaci del Wat Yansangwararam (wat = tempio in lingua thai) hanno deciso di affrontare un tema così delicato a modo loro. Hanno pensato, infatti, che la soluzione del problema potesse arrivare addirittura dalla lunga tradizione buddista thailandese. Così, in via sperimentale, nelle scuole di Pattaya numero 4 e numero 6, è stato insegnato agli studenti come usare il dharma –legge universale che regola il mondo e mostra gli insegnamenti del Buddha– per proteggersi dalla tentazione di usare droghe. Al programma, durato 3 giorni, hanno partecipato 283 allievi e sei insegnanti ed è stato fortemente voluto dal deputato Wutisak Rermkitkarn, che già pensa di estendere la “terapia del dharma” ad altri istituti scolastici ubicati in zone a rischio.
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Chi è Fabio Mango?
Fabio Mango è nato a Roma il 19 settembre del 1972. Appassionato di lingua, cultura e storia orientali, grazie ad una borsa di studio ha studiato presso l’Università dello Yunnan (1999-2000) e nel 2003 si è laureato in “Lingua e letteratura cinese” presso la Facoltà di Studi Orientali dell’Università “La Sapienza” di Roma, ottenendo, nello stesso anno un Master in “Tourism Managment&Human Resources”. Ha curato la traduzione di “Oltretutto, visioni e parole” di Yang Xuheng pubblicato nel 2005 da Edizioni Akkuaria. Attualmente sta frequentando la specializzazione in “Society and Economy in Contemporary China” presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il College of Economics and Business Administration alla Chongqing University nel Sichuan (Cina). E’ responsabile e coordinatore della rivista Asiatica attraverso la quale si interessa alle dinamiche d’integrazione, cooperazione e conoscenza reciproche tra l’Italia e il mondo orientale.
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